Purchasing Code

=F7506173734d795468656d65576f72643731333533323939393633343538383932383650=58A5F

Archivio blog

Powered by Blogger.

Check Admin

[Ultime Notizie][newsticker][recent][20][rgb(99, 117, 41)]

29 settembre 2014

Recensione: Code Zero (Jonathan Maberry)

0
Vi avevano già parlato di questo libro in uscita negli U.S.A. qui. Ora, se ci seguirete dopo il salto, vi parleremo della trama (senza spoiler) e delle nostre impressioni. Ricordandovi che non è stato ancora pubblicato in italiano e, purtroppo, ancora non se ne prevede l'uscita.


La prima impressione che ho avuto nel leggere questo libro è quella di essere stata presa un po' in contropiede. Mi spiego meglio. Il libro viene ufficialmente presentato come il seguito diretto di "Patient Zero", sempre scritto da Maberry ed inizio della serie legata a Joe Ledger, anche qui protagonista indiscusso. Siccome io ho adorato letteralmente Patient Zero, soprattutto per le sue atmosfere ed il suo modo innovativo di trattare il tema Zombie, mi ci sono buttata a capofitto. Il risultato immediato è stato purtroppo un brusco stop alla lettura dopo poche pagine. Questo libro non è, e voglio sottolineare il "non è", il seguito diretto di Patient Zero. E' in realtà un po' la summa di tutte le avventure di Joe Ledger fin qui scritte da Maberry, tra cui, appunto, Patient Zero. In poche parole, se vi aspettate un libro interamente dedicato agli Zombie non è proprio questo il caso.

La trama, detto in modo succinto, è la storia di un gruppo terroristico guidato da una certa Mother Night, interno agli U.S.A., che cerca di scombussolare il Paese e ribaltarne le istituzioni usando praticamente tutte le armi biologiche che in passato Ledger e la sua organizzazione pensavano di avere disattivato, tra cui proprio il Self-ai-din, il virus in grado di trasformare le persone in Zombie e di cui Maberry ci aveva diffusamente parlato in Patient Zero.

Siccome non ho seguito Joe Ledger e le sue avventure dopo Patient Zero, ho fatto molta fatica a capire tutti i riferimenti agli altri libri della serie fatti continuamente da Maberry, così come a capire fino in fondo tutte le ripercussioni psicolgiche in atto nei protagonisti, Ledger in primis. Perchè Maberry non parla solo della minaccia che incombe sugli U.S.A e sul mondo, ma parla soprattutto della psicologia molto complessa dei suoi personaggi e delle motivazioni che li spingono a fare ciò che fanno, inclusi i terroristi. Devo dire che i riferimenti ai libri precedenti sono ampiamente spiegati, ma è come entrare in un cinema a vedere un film dopo circa venti minuti dall'inizio: per quanto ti spieghino a menadito cosa e come è avvenuto, tu non hai visto con i tuoi occhi quella parte ed non hai potuto farti un'idea tua della situazione in atto e dei suoi personaggi. Ti devi completamente fidare di chi te lo spiega e ti rimane quel senso di qualcosa di incompiuto che non ti lascia per tutto il film.

Nonostante questa premessa doverosa, consiglio lo stesso la lettura di questo libro. Le motivazioni sono molteplici. Gli Zombie sono molto originali e di varie tipologie così come presentatici in Patient Zero: dai più "stupidi e lenti" ai più "intelligenti e veloci". Il modo di combatterli, quindi, deve variare in base alla loro tipologia ed è molto bello vedere queste dinamiche in atto.
Alcune armi biologiche del passato di Ledger, come i Berseker, soldati programmati geneticamente per essere della verie e proprie armi praticamente indistruttibili, vengono "mischiate" con il Self-ai-din, creando così una tipologia di Zombie nuovissima e apparentemente indistruttibile. Anche qui, vedere come Ledger gestisce questa situazione è molto interessante e appassionante.

Inoltre, come tutti i bravi terroristi che si rispettino, Mother Night trova dei seguaci veramente fedeli e disposti a tutto per lei, anche a trasformarsi volontariamente in Zombie e qui si accende tutta una dinamica psicologica tra il cacciatore (Ledger) ed il cacciato molto profonda e mai esplorata prima. E' interessante vedere come Ledger ed i suoi uomini affrontano il difficile compito di dover fermare a tutti i costi l'epidemia del Self-ai-din ed altre armi biologiche, nell'unica maniera possibile, uccidere tutti i portatori che possono infettare le persone sane con un morso. Essendo questa l'inizio, anzi il pre-inizio, di un'eventuale epidemia, ed iniziando da piccoli focolai abbastanza chiusi e limitati della popolazione statunitense; Ledger and company sanno che uccidendo tutti i portatori potranno fermare l'epidemia, ma questo non rende più facile il loro compito, perchè apparentemente stanno uccidendo cittadini innocenti malati e inseriti in una guerra contro la loro volontà. Questo porta a delle riflessioni psicologiche e di morale, che di solito non esistono in libri dove la sopravvivenza riguarda una gran parte della popolazione mondiale e nessuno sta lì troppo a pensare se gli Zombie vanno uccisi o no e se ne fa un problema particolare, si tratta sempre di loro o noi. Questa tematica, che riguarda le ripercussioni psicologiche su una persona che si trova a dover uccidere coloro che identifica, Zombie o meno, come esseri umani innocenti e malati senza altra possibilità, molto cara a Maberry già dalla serie di Rot e Ruin, viene qui ulteriormente approfondita ed è veramente molto interessante, tenuto conto che, per una serie di motivi che vedrete, la salvezza mondiale non è ancora in pericolo e ci si possono porre tutte queste domande.

In conclusione, leggetelo sicuramente se amate l'azione, gli Zombie di varie tipologie, le armi biologiche in generale e l'approfondimento della psicologia dei personaggi. Non leggetelo se pensate di vedere un sequel più elaborato e che magari porti ad un'apocalisse globale di Patient Zero.

SpleenLady

name[SpleenLady] image[https://1.bp.blogspot.com/-cd1BNoPd9dw/WVfEb5DdC4I/AAAAAAAAIEg/w-6mSCcLYHA8ocBvTt_gS6_bctBQAEHgwCLcBGAs/s320/spleen_lady.jpg] description[All'età di sette anni si imbatte ne L'alba dei Morti Viventi, l'albo di Dylan Dog e fu orrore a prima vista. Si innamora perdutamente della fantasia di Tiziano Sclavi e dei suoi Zombie, adorando specialmente DellaMorte DellAmore. La passione per i non morti e tutto ciò che li riguarda non l'ha più lasciata. Li ritiene affascinanti creature che, pur nel male, offrono ai più deboli giustizia e riscatto.]

Richard_Targaryen

name[Richard_Targaryen] image[https://2.bp.blogspot.com/-fTkfso7kY9g/WVeM2u4WQpI/AAAAAAAACv0/fhocdH3Wwo4a4JbOu3TkH66tDGjnpQr_ACK4BGAYYCw/s113/28-days-later-zombie.jpg] description[Zombofilo di nuova generazione, ama i classici di Romero ma anche i più trasgressivi zombie movie dell’ultimo ventennio. Appassionato dell' horror sin da piccolo grazie all'influenza della madre che gli ha trasmesso la passione per Dylan Dog, trova il genere Zombie l'unico in grado di stupirlo sempre. Predilige le produzioni violente e movimentate, un po' meno quelle introspettive alla The Walking Dead.]

DarkSchneider

name[DarkSchneider] image[https://2.bp.blogspot.com/-sLmsRSf89ns/UFSENWkMphI/AAAAAAAABU4/ztVPuXNzhNY/s1600/gattino.jpg] description[Reputa "Zombi" di Romero, il miglior film horror di tutti i tempi. Sempre da piccolo fu influenzato dal videoclip "Thriller" di Michael Jackson e da "Il ritorno dei morti viventi" di Dan O'Bannon. Vorrebbe segretamente essere un lupo mannaro. Ama gli Zombie (unici mostri in grado di terrorizzarlo), le esplosioni e le donne… ecco perché stravede per "L’alba dei morti viventi" di Zack Snyder. Odia profondamente gli Zombie movie di Lucio Fulci.]

Zombie Hunter

name[Zombie Hunter] image[https://2.bp.blogspot.com/-kJ-w-_t2yYc/Us5owP9hhRI/AAAAAAAAHdg/NXDTvwy-trs/s151/*] description[Ha smarrito la strada nel lontano 2009 quando ha deciso di fondare Zombie KB. Da allora deambula per l'Europa cercando riparo nei luoghi più remoti e inaccessibili lontano dalla civiltà. E' appassionato di tecniche di sopravvivenza in scenari post-apocalittici e nei combattimenti con armi da taglio. Non riuscendo tuttavia a trovare un mondo invaso dagli Zombie vive in un perenne stato di allucinazione auto indotto.]

Grimwolf

name[Grimwolf] image[https://2.bp.blogspot.com/-E_Kw6-6U1bo/USjzT6MQkcI/AAAAAAAAAIA/04bUj2iDUHU/s113/tumblr_lwz9qvASf21r1tij7o1_500.jpg] description[Arruolato nelle file di ZKB, è solito rimanere nella sua isolata tana, da cui si connette famelicamente alla rete alla ricerca di informazioni sulla prossima infezione Zombi. Tra un ululato e l'altro adora perdersi nei videogiochi, nel mondo militare e nella consapevolezza che solo nella morte si cela la conoscenza finale. Nel mentre, come da ordini, falcia le orde non-morte a suon di morsi, news e mitragliatrici pesanti.]

jackson1966

name[jackson1966] image[https://3.bp.blogspot.com/-QyOz8hXpGsQ/UmWBrW_IOXI/AAAAAAAAHXk/bXmFMlYQDxg/s1600/zombiekb_the-walking-dead-season-4-norman-reedus.jpg] description[E' una vecchietta nata a Milano nel 1966 che ha studiato medicina e ama, da praticamente quando ha avuto la capacità di pensare e comprendere il mondo esterno, il mondo horror ed in particolare gli Zombie. Cresciuta nel mito di Romero ascoltando i ragazzi più grandi di lei che parlavano con orrore e soggezione della “Notte dei morti viventi”.]

Alessia Gasparella

name[Alessia Gasparella] image[https://2.bp.blogspot.com/-geptjm5AhcU/TgMyxDnccRI/AAAAAAAAAIk/z_CJTIWovaY/s151/bbd.jpg] description[Ha iniziato a collaborare con Zombie KB per continuare a nutrire il suo smisurato amore per i cari, vecchi, morti viventi e diffondere il verbo a più persone possibili. La sua missione principale è quella di far conoscere i film Zombie che più ha amato, raccolti nella rubrica Zombie D'Essai, e convincere il mondo che sono delle perle! Oltre ai lungometraggi, ama parlare dei corti che spesso hanno bisogno di una mano per essere diffusi.]

ZomBitch!

name[ZomBitch!] image[https://1.bp.blogspot.com/-BtpuTi1hKhg/TvDrpanNGfI/AAAAAAAAAAQ/wSVr5LDSeqE/s151/dr.rockso.jpg] description[Colorito da Zombie, occhiaie da Zombie, si nutre di libri, fumetti, film-serie, musica, graphic e street-art senza sosta, come uno Zombie. Gli piacciono le robe creative, diverse, le robe da matti, il noir e lo humor nero. Lavora come copywriter e giornalista-editor, ma scrive su Zombie KB per infettare più vergini possibili con quest'implacabile Z-addiction...il suo motto? Fate piano con Zombie KB: there's no hope!]